Miodesopsie: quando rivolgersi all’oftalmologo
Miodesopsie è il termine scientifico con cui più comunemente sono conosciute le cosiddette “mosche volanti”. Il disturbo è in genere legato all’avanzare degli anni, tuttavia la comparsa di altri sintomi o la presenza di determinate condizioni rende consigliabile una visita di controllo. Ne parliamo in questo articolo.
A chi non è successo di veder comparire nel campo visivo minuscoli corpi puntiformi o filiformi, che sembrano sfuggire quando si cerca di fissarli! Si tratta delle miodesopsie, un fenomeno associato all’invecchiamento dell’occhio e in particolare del corpo vitreo, la sostanza gelatinosa che riempie la parte posteriore del bulbo oculare.
Il vitreo nel corso degli anni subisce dei cambiamenti fisiologici, diventando sempre più liquido e perdendo la sua trasparenza e compattezza. Questi corpi mobili sembrano trovarsi davanti all’occhio. Al contrario, sono addensamenti di proteine vitreali che fluttuano nell’umor vitreo davanti alla retina, e ciò che vediamo sono semplicemente le ombre che questi proiettano su di essa.
Caratteristiche delle miodesopsie
Le “mosche volanti” possono apparire sotto forma di: piccoli puntini, anelli, linee, ragnatele, filamenti, fiocchi di cotone etc. Come abbiamo già detto, si spostano quando muoviamo gli occhi e possono variare sia per dimensione che per quantità. In particolare, sono maggiormente evidenti quando guardiamo verso superfici lisce, chiare o luminose, come ad esempio il cielo o una parete bianca.
Quando rivolgersi all’oftalmologo
Se da un lato non possiamo prevenire le miodesopsie, dall’altro è possibile individuare precocemente le possibili complicanze ad esse associate. A volte l’umor vitreo può scollarsi dalla retina, provocando rotture e persino emorragie nel vitreo, e facendo apparire nuove “mosche volanti”. Inoltre, se la rottura non viene trattata con il laser, può dar luogo a distacco di retina.
Per questa ragione, è sempre bene rivolgersi ad uno specialista per un’accurata visita oftalmologica nel caso in cui:
- Improvvisamente appaiano nuovi corpi mobili
- Le miodesopsie siano associate a flash o lampi (fotopsie o fosfeni)
- Si noti una perdita della visione periferica, come se un’ombra o una tenda nera oscurasse una parte del campo visivo
- Si soffra di diabete
- Abbiamo una miopia superiore a 3-4 diottrie. L’allungamento anormale del bulbo oculare associato ad un difetto medio-elevato può, difatti, accelerare i processi di degenerazione vitreale
Alcuni consigli
Se non vi sono altre patologie in atto, è bene imparare a convivere con le “mosche volanti”. Per questo è consigliabile non focalizzare su di loro l’attenzione, né cercare di seguirle con lo sguardo o di metterle a fuoco, bensì concentrarsi solamente sull’immagine.
Inoltre, sarebbe bene aumentare l’idratazione dell’organismo (in particolare nei mesi caldi) e seguire un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di elementi che aiutino a ripristinare la normale fisiologia del collagene vitreale, quali:
- Lisina e arginina
- Carnicina
- Potassio e magnesio
- Bromelina, contenuta nell’ananas, in grado di inibire l’attività delle metalloproteasi e collagenasi
- Flavonoidi
- Vitamina C
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