Settimana mondiale del Glaucoma 2019
Dal 10 al 16 marzo 2019 si celebra la ”Settimana mondiale del glaucoma”. Ne approfittiamo per parlare di questa subdola patologia che, se non diagnosticata nella sua fase asintomatica e curata in modo adeguato, porta progressivamente alla cecità.
Si stima che nel mondo siano circa 60 milioni le persone affette da glaucoma, una delle cause più frequenti di ipovisione, nonché la prima di cecità irreversibile.
La malattia è provocata dall’aumento della pressione intraoculare, dovuto a sua volta all’accumulo di umore acqueo. Questa condizione genera un danno progressivo al nervo ottico, che causa una riduzione altrettanto progressiva del campo visivo e della vista.
L’umore acqueo è un liquido che si trova tra la cornea ed il cristallino. Viene prodotto dal corpo ciliare (situato proprio dietro l’iride) e defluisce attraverso il sistema trabecolare. Oltre ad una funzione ottica e nutritiva, svolge anche quella statica, contribuendo a dare forma e consistenza al bulbo oculare. Difatti, è proprio il rapporto tra la quantità di liquido prodotto e quella che esce a far sì che all’interno dell’occhio la pressione rimanga costante.
Qualsiasi anomalia spezzi questo equilibro perfetto, può determinare un aumento della pressione intraoculare. Tutto ciò nel tempo causa una sofferenza delle fibre nervose che convergono nel nervo ottico, riducendo dapprima la visione periferica per poi interessare progressivamente le altre zone del campo visivo, fino a coinvolgere la parte centrale e provocare, quindi, la cecità.
Sintomi e fattori di rischio
Il glaucoma è una patologia piuttosto subdola, poiché in genere è asintomatica. Difatti, una persona su tre non sa di esserne affetto, finché il danno al nervo ottico è già avanzato e comincia, quindi, a perdere porzioni di campo visivo.
È molto importante, quindi, conoscere anche i fattori che possono incrementare il rischio d’insorgenza:
- Età. Nonostante la patologia non sia associata solo agli anziani, con l’avanzare degli anni aumenta la probabilità di soffrirne. Per questo è consigliabile cominciare ad effettuare controlli annuali a partire dai 40 anni e/o quando insorge la presbiopia
- Familiarità. Chi ha già casi di glaucoma in famiglia, dovrebbe sottoporsi a visite di controllo prima dei 40 anni ed effettuare le successive secondo le indicazioni dello specialista
- Miopia elevata
- Presenza di diabete o malattie circolatorie
- Terapie con farmaci corticoidi
- Tabagismo
Cause e tipi di glaucoma
Il glaucoma viene definito primario o secondario, a seconda delle cause a cui è associato:
- Primario. È causato da alterazioni del sistema trabecolare, attraverso cui l’umore acqueo defluisce dall’occhio
- Secondario. È provocato da fattori, quali:
– infiammazioni o infezioni intraoculari
– diabete
– malattie circolatorie
– eventi traumatici
– terapie prolungate nel tempo con farmaci come ad esempio il cortisone
In generale possiamo dividere il glaucoma primario in due grandi gruppi: ad angolo aperto e ad angolo stretto (o chiuso).
Glaucoma ad angolo aperto
Rappresenta la forma più frequente. Nonostante l’umore acqueo riesca a raggiungere senza alcun ostacolo l’angolo che si forma tra iride e cornea all’interno dell’occhio, il liquido non viene filtrato in maniera adeguata dal sistema trabecolare, che presenta alterazioni strutturali. Tale condizione fa aumentare la pressione oculare, danneggiando progressivamente il nervo ottico.
Età del soggetto, valore della pressione e tempo in cui questa rimane elevata sono alcuni dei fattori che determinano l’entità del danno e la rapidità di evoluzione della malattia.
Glaucoma ad angolo stretto
Rappresenta la forma meno frequente ed è maggiormente riscontrabile negli anziani e in pazienti ipermetropi (in particolare donne). L’ampiezza ridotta dell’angolo formato da iride e cornea non permette all’umore acqueo di raggiungere il sistema trabecolare di deflusso.
Questa forma può scatenare un attacco acuto di glaucoma, ossia un aumento repentino della pressione oculare. Può così manifestarsi dolore violento nella regione orbitaria, ma anche nausea, vomito e abbassamento dell’acuità visiva. Esistono alcune situazioni in grado di causare l’attacco acuto come: la permanenza al buio; la lettura protratta; le emozioni improvvise o l’uso di farmaci che provocano la midriasi (ossia la dilatazione della pupilla).
Diagnosi e prevenzione
Una normale visita oculistica può dare importanti informazioni sullo stato di salute dei nostri occhi.
Il glaucoma viene diagnosticato quando si verificano queste tre condizioni:
- Aumento della pressione intraoculare
- Alterazioni della papilla ottica (ossia la porzione intraoculare del nervo ottico)
- Riduzione del campo visivo
La patologia insorge in prevalenza dopo i 40 anni e nella maggior parte dei casi colpisce entrambi gli occhi. Come abbiamo già detto è fondamentale sottoporsi a visite e controlli periodici e regolari, indipendentemente dalla presenza o meno di sintomi. Questo consente allo specialista di individuare eventuali alterazioni (sia della pressione che del nervo ottico) prima che si instauri la malattia, ed evitare così la perdita visiva.
La “Settimana mondiale del glaucoma” è, quindi, una buona occasione per sottolineare con più forza che se il glaucoma viene diagnosticato molto precocemente e curato in modo adeguato, può essere ben controllato e consentirci di avere una vista confortevole per tutta la vita.
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